Domenica 19 aprile 2009
Questa data rimarrà nella storia della Parrocchia di Gherghenzano a ricordare uno degli eventi più significativi nel suo cammino di testimonianza della fede in Cristo Gesù.
In questo giorno la Chiesa celebrava la Festa della Divina Misericordia, ricorrendo la prima Domenica dopo Pasqua: nella

Domenica della Divina Misericordia
Parrocchia dei Santi Geminiano e Benedetto in Gherghenzano si riapriva al culto un antico Oratorio e veniva dedicato, con l’autorizzazione dell’Arcivescovo di Bologna, S.Em. Card. Carlo Caffarra, a Gesù Divina Misericordia.
L’Oratorio, costruito nel 1903 dall’allora parroco, don Gaetano Baroni, e dedicato a Maria Immacolata, da molti decenni non era più adibito al culto, bensì era divenuto un magazzino dove veniva riposto alla rinfusa un po’ di tutto.
Con il passare del tempo la costruzione si era a poco a poco deteriorata, crepe alle pareti e al soffitto, e l’umidità faceva da padrona.
Lo stato di abbandono e di disordine era umiliante, tenendo conto che un tempo era stato un luogo di preghiera; la presenza stessa dell’altare e della statua della Madonna era fortemente in contrasto con quel disordine sovrano.
In verità di tanto in tanto balenava l’idea di porre fine allo stato di abbandono e di ripristinare l’Oratorio come cappella feriale, sempre in onore di Maria Immacolata.
Idea, però, mai portata a compimento, probabilmente perché i disegni non erano quelli voluti da Gesù: Egli ha voluto che quest’Oratorio fosse, una volta ristrutturato, dedicato alla Sua Divina Misericordia.
In molti modi il Signore rivela il Suo volere e fa conoscere i Suoi disegni, sostenendo e favorendo l’opera intrapresa per Suo amore.
Il sogno
Nel mattino di Domenica 28 dicembre 2008, mentre mi preparavo per la celebrazione della Santa Messa, accolsi il racconto di un “sogno” fatto in quella notte da una nostra parrocchiana: tutto avveniva nella nostra chiesa mentre stava per iniziare la celebrazione della Santa Messa.
Improvvisamente la protagonista del sogno si sente che sta per morire e cade distesa sul banco, invocando il perdono di Dio e chiedendo di rammentare ai figli il suo amore per loro.
Il parroco l’è vicino e l’assolve, mentre tutti pregano.
A un certo momento una luce l’avvolge, Gesù le tende la mano e la rialza. Con voce di lieta meraviglia Gli dice:
“Gesù, sei venuto a prendermi per portarmi dalla mamma ?!”
Gesù risponde:
“Sì verrai ma non ora”.
Insieme, poi, salgono i gradini dell’altare: la Signora viene colpita dal colore della tovaglia, che riflette un bianco tutto particolare.
Sulla tovaglia bianchissima, al centro del tabernacolo, Gesù le indica tre gocce di sangue, dicendo:
“Vedi, questo è il mio Sangue”.
La Signora rimane profondamente turbata e scossa da quella visione e dalle parole di Gesù.
Portatisi entrambi presso la balaustra, dove è esposta la statua del Bambino, Gesù le pone tra le braccia il bambinello, avvolgendo ambedue con la bianca tovaglia dell’altare.
A questo punto il Parroco, che aveva assistito in silenzio, chiede a Gesù:
“Ed io … Cosa vuoi che faccia?”
Gesù risponde:
“Costruisci una chiesa di fianco a questa e la riempierai”.
Questo è il “Sogno”.
Dopo aver ascoltato il racconto, venne l’idea di dedicare l’Oratorio, attiguo alla chiesa, alla Divina Misericordia, facendone un luogo di preghiera e di accoglienza.
Non susciti stupore il fatto che tutto abbia avuto inizio da un “sogno”: molteplici e imperscrutabili sono le vie del Signore per manifestare il Suo volere. Quanto poi è accaduto rivela come quel “sogno” è stato profetico.
In verità, già prima di questo evento, la protagonista del sogno aveva iniziato una ricerca nel conoscere e praticare la devozione alla Divina Misericordia, offrendo coroncine ed opuscoli, perché anche altri fossero partecipi di questa grazia. Forse è dovuta a questa sensibilità se Gesù ha scelto Lei per rivelare a noi il Suo disegno d’Amore.
Gesù ha guidato gli eventi successivi in modo tale che tutto fosse pronto per il giorno della solennità della Divina Misericordia, 19 aprile, prima Domenica dopo Pasqua. Per questa data, infatti, l’Oratorio era stato completato in ogni sua parte.
Il giorno della Dedicazione

I lavori di restauro, iniziati verso la metà di febbraio del 2009, si sono susseguiti in maniera lineare, precisa e tempestiva e alla data prefissata, 30 marzo 2009, l’Oratorio splendeva già della sua bellezza in ogni sua parte.
A chi entra in esso viene incontro Gesù vivo, risorto, nella sua tunica bianca e con il braccio destro assolvente, mentre con l’altra mano mostra il Suo Cuore dal quale escono due fasci di luce, rosso e bianco, a significare il dono della sua infinita misericordia.
Gesù stesso ha mostrato questa sua immagine a Suor Faustina, religiosa polacca nata nel 1905 e morta a soli 33 anni, dicendole:
“Dipingi quest’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: Gesù confido in Te! Desidero che quest’immagine venga venerata prima nella vostra cappella, e poi nel mondo intero. Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine, non perirà …. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima Domenica dopo Pasqua; questa Domenica deve essere la festa della Misericordia. Desidero che i sacerdoti annuncino la Mia grande Misericordia per le anime dei peccatori. Il peccatore non deve aver paura di avvicinarsi a Me”.
Il Santo Padre, Giovanni Paolo II, nella prima domenica dopo Pasqua dell’anno 2000, Anno Giubilare, dichiarò santa suor Faustina e proclamò per la Chiesa intera questa Domenica Festa della Divina Misericordia.
Domenica 19 aprile 2009 ore 16 con la solenne concelebrazione eucaristica è stato dedicato l’Oratorio a Gesù Divina Misericordia tra l’esultanza dei presenti e la commozione dei cuori.
Grande è stata la gioia, molto sarà l’impegno da parte di tutti, perché questo luogo santo diventi meta di chi cerca il Signore e la sua Misericordia, oasi di preghiera e di contemplazione.
Ha voluto condividere la nostra gioia e pregare con noi il nostro caro Amico, don Kreso, parroco di Mostar, venendo appositamente in segno di vera amicizia e di gratitudine verso tutta la nostra Comunità, partecipandoci la gioia dei suoi parrocchiani.
Nonostante la giornata piovosa, la festa è stata grande: per la partecipazione dei fedeli, per l’entusiasmo e la gioia, per i canti e le preghiere, per i suoni e l’addobbo floreale, per la commozione dei cuori, per esserci sentiti tutti convocati dal quel Cuore pieno di Amore e di Misericordia.
Sia pur sotto la diretta responsabilità del parroco, la custodia del Santuario è stata pubblicamente affidata in questo giorno alla Sig.ra Jolanda Zambelli, che ne avrà premura e cura.
Da questo momento è iniziato, di giorno e di notte, un interrotto pellegrinaggio di uomini e di donne, di giovani e di anziani, provenienti da ogni parte.
Solo il Signore, che scruta i cuori e ascolta i gemiti e le preghiere, conosce le grazie date a chi con fede a Lui si è rivolto, rispondendo al Suo invito:
“Venite a me voi che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò”.
Il ristoro di Gesù è il dono della Sua Misericordia che non conosce limiti ed è elargita abbondantemente. In Essa il peccatore è purificato, per Essa l’uomo ritorna alla sua innocenza.
Il continuo afflusso di fedeli ha comportato l’impegno di favorire la preghiera personale e comunitaria, curando e proponendo pratiche di pietà atte ad infiammare nella verità del mistero pasquale la devozione alla Divina Misericordia e alla Madre di Dio.
Crescendo il numero dei devoti della Divina Misericordia, l’antica sede del Santuario era divenuta in breve tempo troppo angusta per accogliere i molti fedeli, perciò attualmente la sede del Santuario è divenuta la chiesa parrocchiale.
La chiesa, del XIV secolo, attualmente si presenta nella sua ricostruzione del 1600 in stile barocco, con volta e pareti dipinte nella seconda metà del 1700, ad unica navata con doppio transetto e forma un unico corpo con la torre campanaria e canonica. A metà della navata si aprono frontalmente due cappelle dedicate l’una alla Madonna del Rosario con la bella statua lignea, l’altra all’Addolorata.
Nel catino la grande pala raffigurante Maria in trono conversante con i santi tra cui, in primo piano, il protettore San Geminiano che schiaccia satana con il pastorale, opera attribuita ad Antonio Randa, allievo di Lucio Massari.
Sull’Altare Maggiore è posto il quadro di Gesù Divina Misericordia.
L’Adorazione Eucaristica Perpetua
Fulcro della vita del Santuario è l’Adorazione Eucaristica Perpetua.
La divina Misericordia si manifesta e si compie nella Pasqua del Signore, pertanto, è strettamente congiunta al mistero dell’Eucarestia, di cui si nutre e si pasce e ne rivela il significato.
In virtù del Suo grande Amore misericordioso, Gesù per noi si è fatto offerta, per noi si è fatto cibo, per noi è presenza viva e santificante nel segno del pane e del vino: chi implora Misericordia adora il Cristo, che misericordiosamente si vela nell’Ostia Santa per essere il Dio con noi fino alla fine dei tempi.
La continua presenza di Devoti oranti davanti alla divina Immagine ci ha incoraggiati a proporre e a favorire l’Adorazione del Santissimo Sacramento, solennemente esposto.
Dopo pochi mesi dalla dedicazione del Santuario, il 14 settembre 2009, solennità dell’Esaltazione della Santa Croce, ebbe inizio l’Adorazione Eucaristica giornaliera, prima con un calendario in cui le ore di adorazione variavano secondo la disponibilità degli adoratori, per poi arrivare attualmente alla completezza di tutte le ventiquattro ore. In tutte le ore del giorno e della notte si adora il Santissimo Sacramento senza interruzione: le porte del Santuario sono sempre aperte, per favorire l’incontro con Gesù.
L’Adorazione Eucaristica è il prolungamento della Santa Messa: si adora quel Corpo per noi donato in sacrificio, quel Pane da noi mangiato per la vita eterna, quel Sangue per noi versato, quel Calice da noi bevuto per la nostra salvezza. Quel Gesù che per noi si è offerto nella santa Messa al Padre, con noi rimane sotto i veli eucaristici.
E’ il Dio nascosto che attende, accoglie, ascolta, ama ed esaudisce chi a Lui si affida e in Lui confida.
Il Sagrato
Volendo rendere più accogliente il Santuario e abbellirlo anche nella sua parte esterna, è stato rifatto completamente il sagrato antistante la chiesa e qui posta una bellissima statua marmorea, tutto tondo, di Sua Santità Giovanni Paolo II, vero Apostolo della Divina Misericordia, inaugurata Domenica 11 luglio 2010 dal Vescovo ausiliare di Bologna, S. Ecc. Mons. Ernesto Vecchi, alla presenza delle autorità cittadine e di un gran numero di fedeli.
Inoltre è stato piantato un roseto bianco e rosso, colori che richiamano i raggi della Divina Misericordia.
Chi arriva al Santuario viene accolto dal sorriso del Santo Padre, il quale, con la mano, invita ad entrare per incontrare Colui, il Solo, che può dare conforto e ristoro a chi è affaticato e oppresso.
La Reliquia di Santa Faustina
La festa di Santa Faustina del 5 ottobre 2010 ha recato in dono la preziosa reliquia della Santa, ora esposta nel Santuario alla venerazione dei fedeli. E’ questa il regalo che la “Segretaria della Divina Misericordia” ha voluto donare a tutti i devoti, per far sentire la Sua presenza e per pregare con noi. Abbiamo accolto questo prezioso e piccolissimo frammento del santo corpo dalle mani stesse della Madre Superiora della Congregazione della Beata Vergine Maria della Misericordia in Cracovia.
Ora Santa Faustina è in mezzo a Noi e con la sua santità ci esorta a confidare nella infinita Misericordia, la quale salva il peccatore e infonde speranza nella lotta della vita.
In questo luogo benedetto, Gesù, come un tempo, guarisce non solo le ferite dell’anima con la consolazione della Sua Misericordia, ma anche le ferite del corpo causate dalla malattia, come è evidenziato da alcuni doni votivi e da testimonianze scritte da chi è stato risanato. D’altronde Gesù lo aveva promesso a Santa Faustina, segretaria della Misericordia:
“Fa’ quello che vuoi, distribuisci grazie come vuoi, a chi vuoi e quando vuoi”. ( Diario, I, 31).
La Tenda

Con la dedicazione dell’antico Oratorio sembrava di avere già assolto quanto Gesù chiedeva:
“Costruisci una chiesa di fianco a questa e la riempirai”.
L’oratorio infatti sorge accanto all’antica chiesa parrocchiale.
Ad una lettura più attenta e delle parole e dei fatti susseguitisi, Gesù chiede proprio la costruzione di una nuova chiesa che diventi il Santuario della Divina Misericordia. Gesù vuole piantare la Sua tenda per accogliere quanti affaticati e oppressi si rivolgono a Lui per ricevere il ristoro e il conforto del cuore; è Suo vivo desiderio che l’uomo di oggi scopra il Suo Amore misericordioso, che il peccatore non disperi ma che sia risanato dall’infinita dolcezza del Suo Cuore misericordioso. Egli desidera
sprigionare dal Suo intimo il fuoco di amore di cui arde, perché ogni anima sia infiammata di amore divino.
Come si è potuto constatare molte volte anche la stessa chiesa parrocchiale risulta insufficiente ad accogliere i devoti che accorrono per onorare la Divina Misericordia e non è bene che molti rimangano fuori durante le sacre funzioni. Per questo è stata piantata una grande tenda capace di accogliere un gran numero di fedeli.
Essa sorge sul lato destro della chiesa ed è adibita esclusivamente per le funzioni liturgiche.
Qui hanno luogo i Convegni annuali della Misericordia, la festa della Divina Misericordia e tutte quelle celebrazioni che prevedono la partecipazione di un gran numero di Devoti. Forse è proprio questa tenda che Gesù ha voluto indicare con le Sue parole, poiché piace al Signore abitare sotto una Tenda (vedi l’esperienza dell’Esodo), tuttavia non perdiamo la speranza di costruire un edificio che sia il Santuario di Gesù Divina Misericordia.
Celebrazioni particolari nel Santuario
Nel corso dell’Anno Liturgico alcune date vengono celebrate con solennità, perché ricordano eventi legati e al culto della Divina Misericordia e alla nascita del Santuario.
- 22 febbraio: si ricorda l’apparizione di Gesù a santa Faustina del 22 febbraio 1931.Gesù invita la Sua serva a dipingere un quadro secondo il modello da Lui stesso indicato, esprimendo la volontà che questo quadro fosse venerato prima nella cappella delle suore poi in tutto il mondo. Inoltre chiede che la Domenica dopo Pasqua sia celebrata la Festa della Divina Misericordia.
- Seconda Domenica dopo Pasqua: Festa della Divina Misericordia
- Festa del Sacratissimo Cuore di Gesù
- 1 luglio: Festa del Preziosissimo Sangue di Gesù
- 14 settembre: Festa della Santa Croce.
- 5 ottobre: Festa di Santa Faustina
- 22 ottobre: Festa di Santo Giovanni Paolo II
- Ultima settimana di novembre: Settimana mariana con la presenza della Medaglia Miracolosa.
- 28 dicembre: Ricorrenza del Segno
- Ogni Primo sabato celebrazione del sacramento Unzione degli Infermi
- Terzo Giovedì di Novembre: Festa degli Adoratori
- Convegno della Divina Misericordia: Tre giorni di preghiera e riflessione a partire dalla Festa del Sacratissimo Cuore.