INCAMMINO VERSO LA PASQUA DI GESU’

Gesù allontana satana

Il tempo santo della Quaresima  prepara il popolo dei credenti in Cristo alla solennità delle feste pasquali.

E’ un tempo di quaranta giorni, nel quale, sullo esempio di Gesù nel deserto, i cristiani vivono nel digiuno, nella preghiera e nell’ amore a Dio e al prossimo.

 Con la pratica del digiuno, privazione volontaria di ciò che può lecitamente appagare i sensi del nostro corpo, offriamo a Dio il sacrificio della penitenza per il perdono dei  peccati nostri e di tutti gli uomini. Il frutto delle  rinunce sarà dato in elemosina. Gesù insegna che il digiuno non va ostentato ma vissuto nel segreto  a lode di Dio Padre.

 Con la pratica della Preghiera, che è dialogo con il Signore, rendimento di lode e di grazie, implorazione e intercessione, prendiamo coscienza della presenza viva e operante di Dio nella nostra vita: solo a Lui, Creatore e Signore, spetta la nostra adorazione e obbedienza di figli.

Sempre bisogna pregare, ogni giorno, la preghiera è l’ossigeno per la vita di fede.  Ci sono, però, tempi nei quali viene richiesto un impegno maggiore e più assiduo, durante i quali il Signore stesso si mostra  più benevolo verso di noi Sue creature. La Quaresima è il tempo favorevole.

 La preghiera richiede il silenzio, interiore ed esteriore: Dio non fa sentire la Sua  Parola nel chiasso o nel frastuono ma nella quieta dell’anima, dalla mente sgombra da ogni pensiero che non sia per Lui, dal cuore aperto al suo amore misericordioso.

 Mi permetto di suggerire alcune pratiche dalla più semplice come il segno di Croce fatto al mattino e alla sera, alla recita della preghiera che Gesù ci ha insegnato: il Padre Nostro; alla lode a Maria con l’Ave Maria o ancora la preghiera del Santo Rosario; una visita a Gesù solennemente esposto sull’altare nella nostra chiesa o nei Tabernacoli delle nostre chiese; la Via Crucis, che è meditazione della passione di Cristo.

Non può mancare nelle Domeniche di Quaresima la partecipazione alla Santa Messa.

  La Quaresima è anche un invito alla pratica dell’elemosina, segno visibile dell’amore a Dio e al prossimo.

 Frutto della Quaresima, vissuta con pietà e con fede, è la riconciliazione con Dio e con la Chiesa che si ottiene accostandosi al sacramento della Confessione. Qui Dio accoglie il peccatore pentito e gli fa dono della Sua Misericordia, restituendogli la sua dignità di Figlio che il peccato aveva adombrato. Così i figli di Dio, resi santi dalla grazia sacramentale del perdono, fortificati nella fede dalle opere quaresimali, sono pronti a celebrare i divini misteri della Pasqua del Signore.                                         

                                                                              Don Fortunato, parroco