Novembre, con le sue ricorrenze religiose, richiama una profonda riflessione sul mistero ultimo della vita, aprendo l’orizzonte della nostra fede nel compimento della nostra speranza.
Il mese inizia con la contemplazione della Gerusalemme celeste nella festività di Tutti i Santi ( 1 novembre). Il Paradiso è la meta finale del nostro pellegrinaggio; è la nostra vera Patria, il compimento del Regno di Dio. Quanti nella loro vita terrena hanno compiuto la volontà di Dio godono la visione di Dio e la pienezza di vita. in perfetta comunione con il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo. E’ la Chiesa celeste unita per sempre al suo Sposo, Cristo Gesù.
Dopo aver contemplato la Chiesa celeste, nella Commemorazione dei nostri Fedeli Defunti ( 2 novembre ) offriamo a Dio Padre la nostra preghiera di suffragio per quanti in Purgatorio attendono il giorno della loro liberazione. Per questi fratelli la nostra preghiera è come rugiada perché affretta il giorno della loro ascesa al cielo per congiungersi eternamente alla schiera dei Beati.
La Festa de Ringraziamento ( 14 novembre ) esprime la gratitudine a Dio per i frutti della terra, sostentamento quotidiano necessario al nostro vivere. L’uomo semina il seme con il suo lavoro e laboriosità ma Chi fa crescere e fruttificare è solo Il Signore: la Sua benedizione è feconda rugiada per i campi.
Grazie, Signore, per i frutti della terra e per ogni attività affidata all’intelligenza dei Tuoi figli.
La festa di Cristo Re ( 21 novembre ) celebra la regalità di Gesù, il quale, essendo stato in tutto obbediente al Padre nell’opera della nostra redenzione, Dio Padre lo esalta al di sopra di ogni potenza “perché ogni ginocchio nei cieli, sulle terra e sottoterra si pieghi e riconosca che Egli solo è il Signore a gloria di Dio Padre.”.
Nell’ultima domenica del mese ( 28 novembre ) inizia il Tempo di Avvento: un nuovo Anno liturgico nel quale, celebrando le feste del Signore, della Madonna e dei Santi, ci promettiamo di crescere nella santità.
Don Fortunato